ISTRUZIONI PER L'USO

IL TALLONE D'ACHILLE è pensato per scrivere libri, direttamente su questo blog. Qui comincia l'Eredità di Michele, l'ultimo scritto. Il precedente è stato interrotto, si vede che doveva maturare. Qui trovate IL primo LIBRO, col suo indice ed i post che lo compongono.
I "libri" raccolgono commenti, critiche e suggerimenti di chiunque voglia partecipare con spirito costruttivo. Continuano un percorso iniziato con le Note scritte su Facebook , i cui contenuti sono ora maturati ed elaborati in una visione d'insieme, arricchiti da molti anni di esperienze diverse e confronti con persone diverse.

I Post seguono quindi un percorso logico che è bene conoscere, se si vuole ripercorrere il "discorso" complessivo. Naturalmente è possibile leggere singoli argomenti ai quali si è interessati. Argomenti spot - che spesso possono nascere dall'esigenza di commentare una notizia - saranno trattati in pagine dedicate.

Buona partecipazione!


TARANTO - DISASTRO AMBIENTALE E PROGETTO DI RINASCITA

Fra le "cose da fare" indicate nel capitolo XI del Libro l'Eredità di Michele, si propone di rimediare agli impatti ambientali provocati da siti industriali costruiti in luoghi sbagliati e con tecniche irresponsabili.

Rimedi che, è evidente, spetterebbero ai privati che traggono benefici dalle attività industriali, ma che questa nostra società irresponsabile finisce per non chiedere a nessuno, con la scusa che .. sono finiti i soldi e ... dobbiamo competere con tutto il resto del mondo.

Nel libro si menziona la città di Taranto, violentata dall'ILVA.

Conoscenti e amici di Taranto segnalano l'esistenza di una vivacissima realtà locale che, facendo rete fra realtà diverse, da sempre si è opposta a quella devastazione, ha individuato soluzioni alternative intelligenti ed efficaci, ha elaborato progetti concreti di qualità tale da ottenere riconoscimenti internazionali ... ma sbatte contro il silenzio disinteressato e colpevole delle Istituzioni, locali e nazionali.

Nel ringraziarli, riporto di seguito integralmente il loro commento al capitolo XI, al fine di rendere attivi i link ad una serie di documenti da loro suggeriti che illustrano la realtà locale ed i vari progetti


"

L'esempio che hai portato di Taranto è quello più esplosivo tra le contraddizioni del nostro Paese.

I periti della nostra procura hanno stimato in 8 miliardi di euro la somma necessaria per mettere a norma l'Ilva, l’acciaieria più illegale e letale d’Europa che ha provocato un DISASTRO AMBIENTALE di proporzioni bibliche.

E per venderla ad ogni costo, il governo Renzi ha dovuto sfornare il DECIMO Decreto salva-Ilva nel quale è previsto UNO SCUDO PENALE per chi gestirà la produzione dell'acciaieria più illegale e letale d'Europa.

Decreto impugnato presso la Corte Costituzionale.

Pensa te se qualcuno di questi criminali penserebbe mai di tirare fuori i soldi per spostare l'acciaieria che per dimensioni è il doppio della città di Taranto che ha 200.000 abitanti.

La logica della nostra economia è diventata una logica criminale e non stupida.

Altri due dati. Per non inquinare l'Ilva non deve superare la produzione 4 tonnellate di acciaio all'anno, ma per non fallire deve produrne almeno il doppio.

Molti candidati sindaci delle liste civiche sono pronti a chiudere ogni fonte inquinante sia dell'Ilva che dell'Eni e della Cementir utilizzando i provvedimenti della nostra Magistratura.

La stupidità vera è che negli anni 60 i partiti scelsero una acciaieria su un territorio a vocazione turistica con 50 km di mare caraibico, (le cui coste sono state massacrate dall'abusivismo edilizio clientelare) e un tesoro archeologico unico al mondo della Magna Grecia e degli spartani che fondarono Taranto, l'unica città al mondo spartana mentre tutto il mondo su questo mito ci fa un business da paura.

Con la seconda pista aeroportuale più lunga d'Italia dopo quella di Fiumicino ma mai fatta "decollare" dai politici baresi e brindisini che hanno sempre bloccato anche l'uso di un porto immenso per la sosta delle navi da crociera.

La stupidità sta nell'aver fatto prevalere il clientelismo politico alle economie vincenti che avrebbero dato un PIL maggiore al Paese di quello di una economia criminale.

la nostra cittadinanza attiva ha elaborato un progetto dal basso di riconversione della nostra economia, che ha un brand, trovato vincente dai consulenti del Ministro Franceschini ma bloccato dal resto del PD:

https://www.youtube.com/watch?v=9dCzbdYGIGU&app=desktop

Questo video sintetizza il progetto:

https://www.youtube.com/watch?v=4ncpkDR-Ayk&feature=share

Questi i documenti a sostegno:

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=738985949488779&set=a.160824740638239.39917.100001321431944&type=1&theater

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/taranto-citta-spartana-no769438

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=738985949488779&set=a.160824740638239.39917.100001321431944&type=1&theater

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/taranto-citta-spartana-no769438


L'Ilva andrebbe chiusa e tutti i lavoratori che portano il pane (e il veleno) a casa non sarebbero sufficienti per i lavori di bonifica del territorio che hanno bisogno di decenni.

E la politica dovrebbe investire sul turismo ma l’entusiasmo del ministro Franceschini e del Presidente Grasso sono stati spenti dalla volontà del PD perché la malapolitica si alimenta dalla economia criminale.

Noi non arretreremo di un millimetro e la forza del progetto comincia a farlo camminare da solo:

La Reebok che sponsorizza la Spartan Race in tutto il mondo, appena ha sentito parlare del progetto ma soprattutto appena ha appreso che Taranto è l’unica città al mondo fondata dagli spartani, ha programmato investimenti enormi per portare gli atleti di tutto il mondo a misurarsi in terra spartana:

https://www.facebook.com/tarantolacittaspartana/?fref=ts

…………
Leonardo Libero della cittadinanza attiva di Taranto
.... 

Nessun commento:

Posta un commento

Ho bisogno di critiche costruttive.

Educazione, pazienza, capacità di ascolto e impegno ad evitare polemiche sono armi potenti che possono rendere prezioso il contributo di tutti. Usiamole.